FORGOTTEN MOTOCROSS TECH: IL PRIMO CASCO ROTATION IMPACT

La storia del motocross è piena di esempi di idee creative che sono state annunciate come rivoluzionarie, ma, a causa del rapido tasso di cambiamento nello sviluppo, sono sprofondate nella palude della tecnologia dimenticata. Sebbene alcune idee sia meglio lasciarle abbandonare, altre erano veramente innovative (se non addirittura riuscite). MXA ama rivelare le curiosità tecniche del motocross. Ricordi questa idea? Il casco Lazer SuperSkin del 2009.

I moderni caschi da motocross si sono concentrati sulla mitigazione degli impatti rotazionali sin da quando 6D Helmets ha introdotto il suo casco ATR a doppia fodera, dotato di ODS nel 2012. È stato un importante passo avanti nella riduzione dell'"accelerazione angolare", che si verifica quando il casco colpisce il terreno in obliquo angolo anziché dritto. Da quando è stato introdotto l'ATR 6D, praticamente ogni casco sul pavimento dello showroom ha un componente di impatto rotazionale. Potresti aver sentito parlare di MIPS, Flex, MEDS, AIS o More, ma prima di qualsiasi azienda di caschi da moto focalizzata sull'accelerazione angolare, c'era il casco Lazer SuperSkin.

L'idea di SuperSkin era semplice. Era basato sulla pelle umana. Quando la tua pelle colpisce il suolo con un angolo obliquo, scivola. Il casco SuperSkin ha utilizzato questa stessa strategia organica. Il casco era ricoperto da una membrana flessibile e lubrificata chiamata SuperSkin che riduceva le forze di rotazione quando il casco toccava il suolo. Ha permesso al casco Lazer di scivolare piuttosto che prendere e torcere. Lazer afferma che il suo innovativo SuperSkin ha ridotto l'effetto di rotazione del 60 percento nei millisecondi critici dopo il contatto iniziale.

L'azienda belga non produce più il casco SuperSkin e i Lazer Helmets non sono mai stati popolari negli Stati Uniti.

 

Ti potrebbe piacere anche

I commenti sono chiusi.